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Fazi Editore

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La statua di sale

Gore Vidal
Gore Vidal
Consigliato per

Prezzo

€ 15,00 

La statua di sale è la storia di Jim Willard, figlio “normale” di una famiglia della media borghesia del Sud: bello, atletico e schivo. E innamorato del suo migliore amico. Dopo un weekend d’amore insieme a lui, Jim trascorrerà molti anni ricercando Bob ostinatamente, e nel frattempo nessuno dei suoi amanti riuscirà ad avere il suo cuore: né Ronald Shaw, corteggiatissimo divo di Hollywood, né Paul Sullivan, scrittore giramondo, né Maria, affascinante ereditiera dalla quale Jim è inutilmente attratto. Fino all’incontro finale con Bob, l’amore della sua giovinezza, che riserva un potente colpo di scena. Nel 1947 Gore Vidal era un giovane di ventidue anni, già apprezzato dalla critica per Williwaw, un romanzo di guerra. Lanciato sulle orme del nonno verso una brillante carriera politica, si trovò a un bivio: aveva finito di scrivere The City and the Pillar – tradotto con La statua di sale per rispettare la citazione del passo di Lot dalla Genesi –, un romanzo dichiaratamente omosessuale. Con questo romanzo Vidal scandalizzò l’America, suscitando reazioni isteriche. Il suo editore newyorchese, E.P. Dutton, lo odiò. Un vecchio editor gli disse: «Non sarai mai perdonato per questo. Tra vent’anni ti attaccheranno ancora». Il «New York Times» rifiutò di pubblicizzare il libro, nessun giornale americano lo recensì e «Life» (che l’anno prima aveva fotografato Vidal in uniforme accanto alla sua nave) lo accusò di aver fatto diventare omosessuale la più grande nazione del mondo. In poche settimane il libro divenne un bestseller.

Riguardo al libro
La statua di sale è la storia di Jim Willard, figlio “normale” di una famiglia della media borghesia del Sud: bello, atletico e schivo. E innamorato del suo migliore amico. Dopo un weekend d’amore insieme a lui, Jim trascorrerà molti anni ricercando Bob ostinatamente, e nel frattempo nessuno dei suoi amanti riuscirà ad avere il suo cuore: né Ronald Shaw, corteggiatissimo divo di Hollywood, né Paul Sullivan, scrittore giramondo, né Maria, affascinante ereditiera dalla quale Jim è inutilmente attratto. Fino all’incontro finale con Bob, l’amore della sua giovinezza, che riserva un potente colpo di scena. Nel 1947 Gore Vidal era un giovane di ventidue anni, già apprezzato dalla critica per Williwaw, un romanzo di guerra. Lanciato sulle orme del nonno verso una brillante carriera politica, si trovò a un bivio: aveva finito di scrivere The City and the Pillar – tradotto con La statua di sale per rispettare la citazione del passo di Lot dalla Genesi –, un romanzo dichiaratamente omosessuale. Con questo romanzo Vidal scandalizzò l’America, suscitando reazioni isteriche. Il suo editore newyorchese, E.P. Dutton, lo odiò. Un vecchio editor gli disse: «Non sarai mai perdonato per questo. Tra vent’anni ti attaccheranno ancora». Il «New York Times» rifiutò di pubblicizzare il libro, nessun giornale americano lo recensì e «Life» (che l’anno prima aveva fotografato Vidal in uniforme accanto alla sua nave) lo accusò di aver fatto diventare omosessuale la più grande nazione del mondo. In poche settimane il libro divenne un bestseller.
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